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“La cassetta degli attrezzi”

di Franca Giancola

È il tema del quarto incontro di formazione che si è svolto venerdì 29 novembre in modalità online con i responsabili del settore adulti dell’AC regionale: don Gianfranco Mastroberardino, assistente e Graziella Giardino, incaricata e vice segretaria nazionale del Movimento Lavoratori di AC.

La cassetta degli attrezzi è un contenitore che ha al suo interno numerosi scomparti di oggetti indispensabili per ogni tipo di necessità: pinze, cacciaviti, martello, chiodi e chiodini, metro, trapano, colla.  È maneggevole, pratica e non troppo grande, facile da trasportare.

In AC la cassetta degli attrezzi è lo spazio dove si trovano strumenti a disposizione dei formatori, figure impegnate nell’opera educativa, capaci di far gustare la bellezza della ricerca e dell’incontro con il Signore: competenza, abilità e conoscenze, relazioni, progetti, obiettivi da realizzare.

Don Gianfranco, nel suo intervento sul brano del Vangelo di Luca 21,25-28.34-36, ha portato la riflessione sulla vigilanza il cui atteggiamento fondamentale è la preghiera. “Alzatevi e levate il capo”. Alzarsi e levare il capo sono l’annunzio della Pasqua. Alzati è un invito dalla condizione di umiliazione, di bassezza umana alla conversione, pienezza della vita. La venuta del Figlio dell’uomo sarà una venuta di giudizio, ma avrà come contenuto la liberazione, la nostra redenzione.

Graziella ha sottolineato che gli educatori e gli animatori hanno la responsabilità di essere veri testimoni nel praticare ed insegnare l’arte del discernimento; consapevoli del loro servizio, si prendono cura di sé e della propria formazione. La vita associativa dell’Azione Cattolica Italiana pone al centro la persona, che vuole servire nel suo concreto itinerario di formazione cristiana; (Statuto AC art. 11.2) È su questa certezza che si fonda lo stile delle proposte formative dell’AC, sempre attente ad ogni singola persona per la crescita personale e di fede. Partire dalle domande di ciascuno, prendersi cura reciprocamente, riconoscere la presenza del Signore negli ultimi sono caratteristiche fondamentali della nostra associazione.

Amare chi si educa vuol dire rispettare la sua libertà, i suoi tempi. La passione educativa dell’AC, con l’impegno ordinario di persone unite dalla cura per la formazione cristiana, testimonia la gioia dell’annuncio del Vangelo nella vita della Chiesa e della comunità.  Per questo l’associazione propone agli aderenti, come a tutti coloro che vogliono intraprendere un percorso di fede, testi per la propria crescita personale e comunitaria, la cui funzione non è quella di essere un manuale di attività già pronte, ma quella di una guida che orienti il cammino che si intende fare con il proprio gruppo.

In un tempo di cambiamento d’epoca in cui si evidenzia la precarietà dei rapporti umani è compito dell’AC pensare a itinerari formativi a misura di coloro che a noi si affidano; un’AC meno strutturata, più attenta a costruire legami positivi e solidali per il bene comune.  Occorre anzitutto coltivare una spiritualità del quotidiano, lasciando parlare lo Spirito nella nostra vita per abitare ogni luogo ed ogni relazione. Il confronto con la Parola ci consente di avere un rapporto intimo con il Signore e, di riflesso, con i nostri compagni di viaggio.

 L’incontro si è concluso con la recita del Magnificat, il canto di una giovane piena di fede che consapevole dei suoi limiti ma fiduciosa nella misericordia di Dio ci invita ad essere annunciatori della Parola imparando a riconoscere le meraviglie che il Signore compie in chi si fida di Lui.